Prendete un mixer. Immergeteci dentro un'ipocondriaca commessa di un sexy shop, la cui unica relazione sentimentale degna di nota che possa vantare da un anno è la convivenza coi suoi due adorati felini; una disastrosa e caotica precaria nel lavoro - nonché nella vita in generale - estimatrice di alcool e sigarette, e con una storia d'amore scandita da litigi furiosi e attacchi d'ira funesta; una tenerissima catechista-psicologa-insegnante di cucina per persone della terza età, con una passione sfrenata per la camomilla e le cinquantenni tenebrose; infine, una scalmanata latin lover con tanto di cresta bionda e occhioni blu oltremare, la battuta sempre pronta e una lacrimosa scia di cuori infranti dietro ai suoi passi. Caratteristica comune? Sono tutte irrimediabilmente, inguaribilmente e tragicomicamente attratte dal gentil sesso! Ora premete il bottone, e frullate energicamente il tutto. Fatto? E allora ecco pronto il vostro romanzo: la fusione di quattro forze della natura unite in un'amicizia che va al di sopra di ogni confine dove, fra tante risate e anche qualche lacrima, le nostre eroine troveranno inevitabilmente l'amore, o ci inciamperanno per sbaglio. Ma l'amore con la A maiuscola esiste davvero? E soprattutto, l'amicizia sarà veramente in grado di resistere sopra ogni cosa?
E' un libro che ho letto quest'estate e di cui, ammetto, mi sono approcciata con poca speranza, insomma me lo hanno regalato quindi leggiamolo. Poi le scrittrici italiane che scrivono testi lesbici senza scendere nel sesso e costruire una trama che è solo il pretesto per quello sono poche, anzi fino ad allora non avevo mai avuto il piacere di trovarle. Fino ad allora. "Che dio me la mandi bona" è stata una piacevole sorpresa. Parla innanzitutto di amicizia, quella vera, difficile da trovare, quella che scalda il cuore. Credo che insieme all'amore sia il tema che maggiormente viene trattato e che si "respira". E poi c'è lui, l'amore, complicato, cercato, vissuto e tradito. Insomma, un romanzo mai noioso che si fa leggere tutto d'un fiato. Personalmente non vedo l'ora che esca il nuovo lavoro di Valentina Lattanzio
E voi lo avete letto? Se no lo consiglio.
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